1°Riunione della Loggia
Domenica 18 febbraio, ore 22:00, sede della Loggia, sala riunioni
21 febbraio 2074 21:35
FATO
Quasi ogni mese i membri della Loggia si riuniscono in sede per discutere gli argomenti delle proprie ricerche e scoperte. Quest`oggi, è una riunione di routine, per l`esattezza il secondo Eiwhaz del `74, così Nicodemus l`ha proclamato dando il via alla serata circa un`ora prima. Anche se prima della riunione vera e propria, i membri hanno consumato tutti assieme un pasto e chiacchierato di quello che più preferivano, tanto per mettere tutti a proprio agio e farli sciogliere. Il pasto è stato giusto, non abbondante, ma estremamente ricercato, con pietanze straniere accompagnate da un assortimento di vini scelti. Si spera che nessun membro si sia ubriacato, ecco. La sala è calda e confortevole come al solito: la moquette rossa mette in risalto la bellezza dei mobili di legno scuro e lucido, rifiniti con ghirigori dorati. Le pareti e il soffitto molto alto sono ricoperti da pannelli di legno a cassettone. In alto, verso il soffitto, finestre magiche ad arco acuto inondano la sala con una piacevole luce dorata, tipica del tramonto. Un eterno tramonto che fa rilucere i decori ed il legno. L`enorme tavola ovale è stata sgombrata per magia dai resti del pasto e ora è adorna solo di qualche liquore e piccoli bicchieri squadrati di cristallo. Nicodemus siede ad un capo della tavola ovale, è una figura molto alta e dalle spalle molto larghe, un po` ricurve per via dell`età e del lavoro intellettuale che ha sempre svolto. I capelli corti e mossi hanno subìto una sbiancata pur senza essere del tutto bianchi. Indossa un`elegante veste da mago color borgogna con doppie maniche - una stretta e una che ricade larga a losanga - e decorazioni argentate lungo ogni bordo. Un classico, insomma. Megan Harley, il Secundus, non è presente alla riunione e, come detto dal Magister in persona, li raggiungerà più tardi. Ma non c`è motivo ora che tutti sono sazi e piacevolmente sciolti dall`alcol, di rimandare ancora la riunione. Il Magister si alza in piedi e questo gesto dovrebbe richiamare l`attenzione dei membri, perché è il segnale che le chiacchiere amichevoli siano finite per lasciare lo spazio alla riunione vera e propria. «Un nuovo anno, un nuovo obiettivo.»Scandisce Nicodemus, lo sguardo chiaro che si posa con convinzione su tutti quanti, membri vecchi e nuovi. «Se la scorsa riunione l`abbiamo utilizzata per tirare le somme del `73 e scegliere cosa abbandonare e cosa no, quest`oggi siamo qui per iniziare a dare un nuovo indirizzo al `74.» È questo il piccolo preambolo con il quale introduce la riunione. Un po` come l`ordine del giorno, insomma. «Quindi come di consueto, miei cari confratelli» Allarga le braccia, palmi rivolti verso gli altri in un gesto affettuoso, in un certo senso, «ora chiederò ad ognuno di voi quali sono le vostre mire per il nuovo anno, quali gli argomenti di interesse, quali quelli che ritenete troppo ardui per il lavoro del singolo.» E detto questo, torna a sedersi. Ogni membro sa che non ci sono turni e tutti sono liberi di intervenire. Ovviamente uno alla volta, a loro discrezione.
21 febbraio 2074 21:36
Cerchiamo di tenerci entro le 22:15 <3
21 febbraio 2074 21:39
rettifica: dato che la data si accavalla con quest già giocate, facciamo direttamente a questa sera. Se qualcuno ha problemi scriva in bacheca.
Nihe_Spooner (Eiwhaz- Salotto della Loggia) E’ un luogo in cui si sente decisamente a suo agio quello, pur essendo nei sotterranei di una chiesa babbana. Sarà la quantità di conoscenza magica enorme che pervade ogni anfratto dell’intera struttura, o sarà l’essere circondato dalla creme de la creme degli intellettualoidi magici (?), a renderlo così tranquillo e contento di essere lì.O forse, e dico forse, sarà quel buon alcool che gli riscalda dolcemente le membra, nonostante si sia ovviamente dato un contegno perchè non sono mica nei peggiori bar di caracas. Non è nemmeno brillo, ma vino e buon cibo possono fare miracoli per l’umore di un uomo. E le chiacchiere intellettuali che sta intrattenendo con Myron al suo fianco sono semplicemente un incentivo in più alla serata. «insomma, l’idea che vorresti portare avanti è…» è...niente spoiler, il suo leggero gesticolare è interrotto dal richiamo del magister che si alza, e attira la sua attenzione e il tavolo gli concede il silenzio che chiede. Si sistema meglio sulla comoda sedia, un bicchiere in mano con cui giocherella, la veste da mago verde scuro (è così rosso quel tappeto che deve tenere alti i colori della sua casata, questa sera) perfettamente in ordine, in contrasto con il viso pallido, ora voltato verso il magister che parla. Interviene dunque, solo quando ci sarà campo libero, dimostrando un’educazione che non sempre ha, una formalità che manca nelle riunioni con gli insegnanti dove si parla più che altro con i suoi amichetti delle tube di falloppio di Calliope e di come è possibile che ancora siano funzionanti. «le nostre menti in questo 2074 sembrano essere in fervore.» almeno, se parla di lui e di quell’altro lì di fianco «Alcuni progetti sono appena accennati, altri hanno più fondamento. Per quanto ci riguarda stavamo parlando dell’interesse nello studiare la possibilità di tracciare una persona che sia legata ad un luogo. Che si possa insomma localizzare una determinata persona anche senza che sia fatta una magia in sua presenza, se è stata in un luogo in precedenza. Altra possibile ricerca»che però maturavano in due..«è un incanto di difesa che possa migliorare il protego, e il fatto che non si possa rispondere agli attacchi quando si è sotto la cupola.» chiamiamola cupola, dai. «infine...è un progetto molto grande ed impegnativo, però. Che sicuramente richiederà molto tempo, studi e forza lavoro. Ed è..lo studio della forza dell’amore, per contrastare una maledizione senza perdono. E’ possibile, trascrivere questa cosa in altre forme? Utilizzarne il potere in modo più efficace? E’ possibile insomma, con l’applicazione del concetto, riuscire a difendersi da quell’incanto?» la speranza è l`ultima a morire, in fondo.
Damien_Jonsson ( Sala riunioni ) Damien si trova ad un paio di sedie di distanza rispetto a Nicodemus, affiancato da alcuni dei membri più anziani occupa la sua postazione con una posa rilassata, la schiena che aderisce all`imbottitura della spalliera, le gambe leggermente divaricate e il ginocchio sinistro piegato in modo tale che la caviglia che si intravede appena dal pantalone scuro trovi appoggio sulla gamba destra. Per il resto è una tunica blu a nascondere il fascio di nervi e la muscolatura fine d`un corpo che pur avendo superato la soglia del mezzo secolo risulta ancora agile. Il volto dell`uomo è una mappa che racconta una storia lunga una vita invece, dove rughe ancora non troppo marcate si confondono a lineamenti decisi e ad occhi incavati che animati di curiosità vagano per la stanza. Nonostante l`invito del magister lui non parla, non ancora almeno. Ma non dovrebbe essere una novità dopo più di trent`anni di appartenenza alla confraternita, questa sua predisposizione all`ascolto anche verso i più giovani. Con un gesto distratto della mano fa oscillare il contenuto del bicchiere ancora mezzo pieno, l`anello della confraternita è portato al dito medio della mano sinistra, ad affiancare la fede nuziale di recente apparizione. E` curioso di sentire ciò che gli altri hanno da dire.
Erzsebeth_Dalloway {21/02, h.22:00 | Sala riunioni} La pietra nera calzata all’indice della mano destra ben si sposa con l’organza scura che s’affastella in veli lungo la liscia gonna che arriva a carezzare il pavimento. Severo ma femminile il taglio dell’elegante veste che disegna con minuziosa cura la silouette della strega pur non esponendo un solo frammento di pelle oltre le mani curate e il volto cereo su cui gli anni continuano a dimenticarsi di scorrere. Non è certo il filo di trucco a conferire tanta giovinezza ai lineamenti affilati, né il poco vino degustato a patinare di rosato gli zigomi pronunciati poiché di quella donna, che siano amici o sconosciuti, tutti possono capire quanto poco margine sia disposta a lasciare a ciò che non rientra sotto il suo controllo. Neppure i capelli, un esempio su tutti, che s’arricciolano in morbide onde color del corallo fino a metà della schiena paiono liberi di muoversi senza il suo consenso, acconciati d’una compostezza irreale. Quanto irreale è, in effetti, scorgerle negli occhi una serenità che raramente indossa. Dalla conversazione brillante e la risata educata ma stranamente spontanea, è stata una commensale piacevole, meno schiva di quanto chi le siede accanto da anni in quelle riunioni sia abituato a trovarla. Con misura, ovviamente. Quando la riunione ha effettivamente inizio, non corre certo a prender parola per prima. D’altronde, e ciò fra quelle mura è risaputo, lei sta ancora portando avanti il progetto dell’anno precedente. Non reputa forse neppure necessario esporlo, almeno fin quando Nihe non lo porta alla luce. «Dallo studio che ho condotto nell’ultimo anno, è possibile fino ad un certo punto.» Il famoso incantesimo di studio di terzo livello che ha già portato in quella sala tempo addietro, è un argomento di conversazione che la trova sempre più che ben disposta a parlarne. «Continuano ad esistere dei limiti non solo semantici fra l’assolutezza dell’amore e la specificità del suo opposto, e questo rende complicato arrivare a una formula che sia efficace in più di un caso fortuito.» Insomma, ci sta lavorando, e ha talmente tanto materiale che potrebbe tenere una conferenza lunga quanto la quaresima. Tuttavia a mancare è l’ovvia conclusione che li invita ufficialmente a prender parte a quel lavoro, essendo rinomata per la sua preferenza a lavorare da sola. «Lieta se avete interesse ad aiutarmi in esperimenti che dirimano la questione.» Ecco. Come cavie, ad esempio. Il fatto che lo dica con un sorriso particolarmente gentile sulle labbra potrebbe essere rassicurante. O forse solo inquietante, fate voi.
James_Dashkov (Ore 22:00|Saletta della Loggia) Saranno arrivati insieme lui e Jason, senza però dare nell’occhio come di consuetudine quando si tratta di stare in società o, in questo caso, nel bel mezzo di una delle riunioni della Loggia. E adesso si ritrovano comodamente seduti all’interno della sala comune molto più illuminata rispetto a quello che è l’ingresso alla sede, raffinata nei gusti nell’esposizione del mobilio e dell’accostamento di tinte, provvista di una vasta tavola rotonda, divanetti e poltroncine di pelle scura, moquette rossa a terra e pareti ricoperte con una copertura di legno lucido, a "cassettoni" ormai conosciuta negli anni trascorsi al loro interno per le svariate riunioni e non. Indosso una veste da mago dalle trame di un blue oltreoceano e inserti in argento, con camicia bianca e panciotto in coordinato al resto, in un gusto semplice ma di tessuti raffinati e costosi che lo vestono. Monili ben pochi, sebbene sempre presenti: All’anulare sinistro quello che è l’anello di oro bianco sulla quale è incastonata una pietra ovale, liscia e nera che fa di lui uno dei membri della Loggia oltre che concedergli accesso alla sede stessa, a seguire l’anello sulla mano destra su cui fa sfoggio una pietra rossa. La bacchetta a riposare sul fianco nella sua custodia. Capelli sistemati in maniera maniacale e completamente sbarbato, sul naso un paio di occhiali da vista dalla montatura nera e squadrata a donargli un’aria intellettuale, dietro le cui lenti lo sguardo di ghiaccio scruta i presenti in maniera quieta sebbene penetrante. Si conoscono un po’ tutti, quindi non sarà facile capire che si tratta di consuetudine nel voler analizzare tutto e tutti. La postura dritta contro lo schienale del divano, in una consuetudine che si è consolidata negli anni trascorsi a Durmstrung e che non hanno lasciato spazio che a quel rigore e quello stampo quasi militare che si trascina dietro. Le gambe accavallate alla maniera maschile in grazia ed eleganza che risultano immancabili come suo solito. Movimenti fluidi saranno stati quelli che, dopo la lauta cena, lo hanno condotto lì con un bicchiere di bourbon tra la mancina, dando inizio a quella che è la riunione reale per cui tutti sono stati invitati a prendere parte. Ascolta il vociferare di Nicodemus, portando per un breve istante lo sguardo su Jason, ma per attimi davvero brevi, prima di tornare dal Magister. «Io personalmente ho deciso di iniziare l’anno inaugurando un possibile connubio tra Pozioni e Magia Nera» esordendo così, quando arriva il proprio turno per parlare. L’accento volutamente privo di strascichi della sua terra di origine, soprattutto dopo anni trascorsi in Inghilterra. «Mi spiego, mi piacerebbe studiare gli effetti che alcune branche della magia nera possono aversi se associate alle pozioni, studiate sul singolo e valutandone le reazione il tutto in virtù di queste intromissioni e manomissioni. E di conseguenza la possibilità di studiare un antidoto che non si basi tanto quanto sul concetto generale di ciò che è stato provocato, quanto espressamente creata ad hoc sul singolo, poiché non tutti rispondiamo al medesimo modo a determinate “invasioni”, catalogandole in base a fattori comuni più o meno riscontrabili»terminando lì, mentre è il bicchiere di bourbon che viene portato alle labbra nel mentre che gli altri finiscano di parlare.
Evelyn_McClair (Ore 22:00 | Saletta della Loggia) Ha saltato un paio di mesi la fu Taylor, delle riunioni della loggia, e le ci è voluto molto, moltissimo tempo per rassicurare il marito che non sarebbe successo nulla se lei fosse stata via un paio d’ore, e che la bambina sarebbe stata al sicuro con lui e l’elfa domestica. è infatti arrivata in ritardo, giusto in tempo per l’inizio della cena, e probabilmente dovrà scappare tra i primi a doversi congedare. Indossa un abito nero, di velluto, che le scende fino ai piedi, e una mantellina color del cielo stellato con i fori per le braccia, una palandrana incantata che riflette i movimenti della sfera celeste, muovendosi impercepibilmente, almeno al momento, fortunatamente non è quel periodo dell’anno in cui il cielo è solcato da piogge di meteore. é seduta su una delle eleganti poltroncine, i capelli legati in una cignon di treccioline, retta da qualche molletta, al collo pende un artiglio che regge una sfera, che replica lo stato di luna calante odierna, all’anulare sinistro una fede e un anello di fidanzamento, mentre sull’altra mano sul medio sfoggia l’anello della loggia. si umetta le labbra girando la testa in direzione di Nihe, e poi di nuovo sul magister annuendo con la testa. «Vorrei continuare le ricerche in ambito di mappe…» Schiarisce la voce, prendendo la parola dopo gli altri «La mappatura della possibiltà reale di legami magici, che possano essere di sangue, come possibilmente abbiamo visto quanto successo con i ragazzi tornati indietro nel tempo l’anno scorso, sia con fenomeni astronomici, che da sempre sono specchio degli avvenimenti magici in terra, ma anche sperimentare la sensibilità di alcuni nell`intercettare questa planimentria, e il perchè.» Si umetta le labbra, alternando lo sguardo dalla Dalloway, fino ad arrivare a James, ruotando appena la testa ascoltando anche le loro parole, portando alle labbra il calice in vetro, ovviamente pieno d`acqua, purtroppo.
Myron_Charleston {21/2|Loggia, tavolo} Magro, smunto e con la faccia più adatta a presenziare un funerale con quella mono espressività che madre natura ha deciso di donargli alla nascita. A rendere ancor più completa la visione che rimanda al resto dei presenti, un rallegrante abito nero da becchino magico, che nella sua semplicità di stoffe e assenza di ricami risulta troppo austero per uno della sua età. Non che sia risalti troppo all’occhio ora che è seduto al tavolo a intrattenere un fitto discorso con l’attuale docente di incantesimi di Hogwarts, così come non risalterà la presenza di una fedina, in oro e argento, all’anulare sinistro e l’anello della loggia, infilato al medio della mano destra, mente si muove pigramente in aria durante il dialoga con l’altro – sicuro come la morte, però, è che Spooner ha la prima fila per l’attenzione che sta dimostrando per il discorso in atto tra loro. Attenzione che non si spegne ma muta in qualcosa di più pacato quando è il Magister a richiederla, facendogli volgere lo sguardo nella sua direzione. C’è un leggero ghigno quando si parla della cupola « il totalum, se posso permettermi una precisazione » inserendosi con garbo – nemmeno tanto – nella pausa di Nihe « l’esperienza ha dimostrato questa… necessità, se così la vogliamo chiamare » sai quanti del suo anno hanno castato protego e poi si sono ammazzati con il rimbalzo interno, Magister? Purtroppo la gente non ci arriva a certe cose. E poi il grande boom finale, che gli riaccende quella scintilla mostrata all’altro Algiz, ma non aggiunge nulla a discorso limitandosi ad annuire finché non vi è l’intervento di Erzsebeth – ciao prof – che apre tutto un altro discorso « se crede che possa apportare nuovo in pulso i suoi studi » professoressa. Un po’ rude? Forse sì, ma scolta i progetti altrui al quale sembra essere solo di pura cortesia « è mia intenzione, prossimamente, incentrare i miei studi nel campo degli incantesimi curativi » inizia quindi « l’intenzione sarebbe di coadiuvare tali ricerche con le conoscenze di medimagia di chi considererà degno d’interesse il progetto » un piccolo cenno con il capo verso Verena, se mai vorrà aiutarlo « sulla stimolazione dei tessuti epidermici soggetti a vecchie cicatrizzazioni » una pausa per semplice ripresa di fiato « stimolando le cellule tramite magia, laddove non vi è stato possibile intervenire immediatamente cin tal senso » che brutta persona sarebbe se non spaziasse un po`, sennò?
FATO
Nicodemus, risedutosi comodamente, ascolta con la dovuta attenzione ogni membro, uno per uno, formulando solamente in alcuni casi un giudizio personale. Ad esempio all`intervento di Evelyn alza un sopracciglio annuendo un`unica volta in cenno di approvazione; «Credo che questa sia la prima volta che sento parlare di una ricerca di questo tipo, almeno in ambito inglese.» Poi verso James si limita ad un annuire comprensivo e incuriosito, così come anche verso Myron riguardo agli incantesimi curativi (mentre per chi si autoammazza col Protego non ci spreca tempo), mentre è verso Nihe e successivamente Erzsebeth che rivolge più parole. «È significativo come ogni secolo abbia il suo studioso che tenta di imbrigliare questa meravigliosa forza sconosciuta per sfruttarne i vantaggi.» E sorride, sebbene le parole potessero essere suonate un po` sarcastiche: non è così. «Gli studi e il risultato ottenuto dirante lo scorso anno sono stati molto interessanti.» Ed è un po` il suo modo di approvare pienamente quel continuare. «Se le può interessare, Erzsebeth, a metà novecento fu fatto qualche esperimento sfruttando un comunissimo incantesimo scudo contro una maledizione minore. Il risultato cambiava a seconda della persona che castava lo scudo e a seconda della situazione in cui veniva posta. Temo in effetti che la più grande difficoltà di questa antica magia sia il fatto che fluttua di persona in persona e di situazione in situazione.» Commenta non tanto per essere negativo quanto più per informare entrambi i maghi di quanto è già stato sperimentato e capito. «Non è come la determinazione di un mago, anch`essa elemento fondamentale, che la si può mantenere forte con il proprio pensiero.» Sì insomma, argomento arduo e sempre soggetto di dibattiti. Molto interessante da portare avanti tra le mura della Loggia. Solo una volta assicuratosi che tutti hanno posto le loro idee, Nicodemus si schiarisce un po` la gola per passare alla domanda di rito, che viene posta ogni anno a quel tavolo: «Vi siete imbattuti in qualche interessante leggenda che possa avere un fondo di verità da cui iniziare le ricerche?» Quello è sempre un ottimo modo per iniziare un percorso nel caso qualcuno (magari tra quelli nuovi che non si sono espressi) sia a corto di idee. «Per esempio tempo fa mi capitò per le mani un..» cosa non si saprà mai. In quel momento la porta si spalanca e Megan Harley, Secundus, irrompe nella sala senza tante cerimonie, di fretta. La capigliatura gonfia e striata di grigio è raccolta sulla nuca. Sotto alla veste da strega molto spiccia, aperta completamente sul davanti tanto da formare una sorta di palandrana nera che tocca fno terra, ci sono semplici abiti comodi, maglia e pantaloni. Ma quello che attirerà l`attenzione dei presenti è ciò che porta tra le mani: un gufo, o almeno quello che ne rimane. Lo posa sul tavolo raggiungendo lo scranno a lei riservato e tutti potranno notare che l`animale è morto. In alcuni punti le piume arruffate sono intrise di sangue. Nella zampa irrigidita, porta ancora una pergamena chiusa da un sigillo di ceralacca nera, a cui però manca tutto un pezzo come se fosse stato stracciato via da qualcosa. «Era diretto qui, l`ho trovato qua fuori. È stato attaccato.» La voce è composta ma seria. «Ho riconosciuto il sigillo. È di Dolohov.» A quel nome, Nicodemus raddrizza la testa e si fa visibilmente interessato, tuttavia allarmato per il modo in cui quel gufo è giunto. Recupera la pergamena, apre il sigillo, legge. Lunghi istanti di silenzio, dopodiché lascerà a Megan il messaggio e poi lo passerà agli altri confratelli. Lo scritto, frettoloso e disordinato per quanto la scrittura sia elegante, è leggibile solo a metà poiché al foglio è stata strappata tutta una parte.
21 febbraio 2074 23:08
Ho trovato quello che cercavo. Si tratta de /// Sono arrivato fino nel cuore del Perù per r /// credevo fosse affidabile, invece si /// Sono stato costretto a tornare di /// Purtroppo durante le mie ri /// mi sta consumando. Non ries /// mi mancano gli ingredienti necessari. La mia spe /// abbastanza a lungo da riuscirvi. M /// chi altri rivolgermi se non a voi: non permet /// Non sa del contagio, e quando lo s /// È senza scrupoli. Sono nelle vostr /// Mens Super Omnia. K. Dolohov
21 febbraio 2074 23:10
Ogni volta che ci sono le /// considerate che il foglio sia strappato e le parole successiive vanno a capo. In pratica avete metà pergamena. "Mens Super Omnia" è il motto della Loggia, l`ho aggiunto da poco.
23:40 21/2 Myron_Charleston {21/2|Loggia, tavolo} Non c’è tempo per il resto se il Secundus irrompe così nella sala portando un messaggio del genere. Se rimane interdetto si può notare solo da come lascia che lo sguardo dalla Harley ad Hale, con un sopracciglio che si inarca nel vedere le condizioni in cui è arrivato il gufo in questione. E con la lettera tra le mani che cosa può fare se non trarre, in silenzio, le poche informazioni che il messaggio a metà lascia intendere? Lo sguardo leggermente affilato nel rileggere le poche righe prima di passarlo al prossimo – o riconsegnarlo, in caso, alla Harley. Conosce Dolohov? Probabilmente no ma può tranquillamente dedurre che è – era? – parte della Loggia ed era in missione. Sapeva che era andato a fare in Perù? Nemmeno, naturalmente. Ha le informazioni necessarie per capire a chi ha chiesto aiuto, chi lo ha tradito, cosa ha contagiato entrambi? Certo che no. Può anche solo lontanamente immaginare da cosa possa dipendere e il contagio e che effetti specifici ha sul corpo dell’infetto? L’ennesimo no della serata. A ben vedere non può nemmeno determinare se era rivolto al Magister o al Secundus. Quindi? Quindi resta in silenzio, ascoltando chi lo circonda, tra le loro supposizioni e, eventualmente, richiesta di delucidazioni in merito, qual ora se lo possano permettere. Lui, primo livello della loggia, attende le decisioni sul da farsi del Magister.
23:47 21/2 Nihe_Spooner (Eiwhaz- Salotto della Loggia) Annuisce, sia alle parole di ERZI, sia a quelle di MYRON per confermare che magari non come cavie, ma per dare una mano sono sempre disponibili, e poi pure al magister quando da la sua opinizione e conoscenza sull’argomento. «si, non è facile. Ma se le maledizioni senza perdono si basano sul provare un odio abbastanza forte da voler uccidere l’avversario, in teoria sarà anche possibile fare lo stesso con un altro sentimento. Anche se è un sentimento meno…» reale? «facile da capire. Più difficile se, come ne parla Erzsebeth nelle sue ricerche, è un sentimento che deve essere per forza pure e disinteressato per poter essere usato.» va bene, delle teorie parleranno dopo magari, ora occhi di nuovo sul magister a sentir parlare di leggende e miti, pronto ad esporre quel che hanno trovato loro...se non fosse che tutta la riunione viene interrotta da qualcosa di decisamente fuori programma. «che…» tutte le domande che affollano la sua mente nel momento dell’arrivo della seconda in carica, vengono presto zittite da quell’animale morto, attaccato da cosa e per chissà quale motivo. Cosa non dovevano leggere. La lettera per lui che non sa di cosa si occupasse Dolohov è un po’ inutile. «Magister, di che si tratta? che ricerche faceva, in Perù?» la prima domanda che sorge sponanea, nonostante è qualcosa di a quanto pare segreto. Prima che si renda conto che questo qui probabilmente è da qualche parte in punto di morte. Allora è nelle loro mani no? Divulghiamo qualche fatto, su. «il contagio…? Di qualsiasi cosa si tratti, dovremmo forse andare a controllare quel che possiamo fare.» e a ficcanasare in questa ricerca misteriosa, oltre che a mettersi contro chiunque non abbia a quanto pare scrupoli. Che sia sempre parte della famigliola felice di Dolohov? «perchè attaccare il gufo? Per non farci giungere notizie?»
23:57 21/2 Damien_Jonsson ( Sala riunioni ) E` uno sguardo attento e intenso quello che si posa su ogni confratello nel momento in cui viene presa parola. Erzsebeth e Myron tra tutti sono forse quelli che potranno sentirsi maggiormente lo sguardo di Damien addosso, mentre il Giudice si decide a parlare solo dopo che in molti lo hanno già fatto « Nicodemus conosci la mia ossessione. » il sorriso sghembo che si delinea sul volto del giudice lo spoglia di qualche decina d`anni per un istante, nel momento in cui quel che sembra divertimento va ad affacciarsi oltre la maschera di studiata compostezza « La pietra filosofale. » quelle parole gli accarezzano il palato lentamente « Vorrei approfondire le ricerche legate al suo triplo potere, Flamel riuscì a ricavarne l`Elisir di Lunga vita, ma letture più antiche parlano anche del dono dell`onniscienza » vi è forse qualcosa di più invitante per un Corvonero? « e della sua proprietà di trasformare in oro i metalli vili. » la mano abbandona il bicchiere, senza lo abbia mai portato alle labbra e la postura del mago si irrigidisce nel voltarsi verso l`ingresso della sala del Secundus. Sono momento di aspettativa e tensione quelli che seguono, la vista dell`animale morto non sembra suscitare particolare impressione in Damien sebbene lo sguardo del giudice rimanga fisso a lungo su di esso prima di spostarsi sul Magister e poi sulla pergamena che arriva anche tra le sue mani nodose. La legge in silenzio, passandola al suo vicino prima di spostare lo sguardo chiarissimo su Nihe che formula tutte domande legittime sulla questione « Chi sapeva Dolohov fosse in Perù? » lui, più abituato ai processi, pensa già ai sospetti.
23:59 21/2 Erzsebeth_Dalloway {21/02, h.22:00 | Sala riunioni} Di poche parole quando si scende sul professionale, non espone nuovamente i punti su cui ha regolarmente aggiornato la confraternita, limitandosi ad accettare con un cenno d’assenso del capo la somma che ne trae Nihe. Lo sguardo torna quindi sul Magister, a prender nota dell’informazione che lui le concede ma, ancor più, a concordare con l’ultima riflessione dello stesso. «Niente di più e niente di meno.»Annuisce con garbo alle sue parole. La relatività del sentimento, del contesto et similia è esattamente il cavillo sul quale s’è bloccata la sua ricerca, e in quella sala non ne ha mai fatto mistero. «Un parere esterno non può certo nuocere.» Conferma quindi in direzione di Myron, lo sguardo che da lui si sposta nuovamente a Nihe per includerlo in tale consulto. Del resto discuteranno poi in separata sede. Prende qualche parco sorso dal bicchiere che stringe solo con la punta dei polpastrelli di pollice e indice, ascoltando con quieto interesse le proposte degli altri. E, a dirla tutta, non si scompone poi tanto neppure quando Megan irrompe assai poco formalmente nella riunione. Prima che sul volto della donna, gli occhi pallidi vanno per deformazione professionale ad inquadrare il fu gufo che reca in braccio. E attende silenziosa il proprio turno di poter leggere il messaggio, nonché il tempo che riserva alle proprie riflessioni, prima di aprir bocca: «Se vogliamo nutrire qualche speranza che il padrone abbia una sorte più rosea del suo messaggero, sarebbe forse opportuno provare a raggiungerlo.» Senza far menzione alla ricerca dell’uomo né ad altri dettagli che possano chiarire se la conosce o meno. Che la sua prima iniziativa sia proporre un intervento diretto, d’altronde, non è così impensabile dato il suo lavoro.
22 febbraio 2074 00:09
FATO
Giustamente un po` tutti si chiedono chi diavolo sia questo Dolohov e quale fosse la sua missione. Megan lancia uno sguardo di attesa altrettanto perplesso verso il Magister e poi è lo stesso Nicodemus che prende un sospiro e si rivolge ai confratelli. «C`è solo un K. Dolohov in grado di indirizzare un gufo alla nostra sede, pertanto per quanto assurdo e impossibile..» piccola pausa riflessiva, un paio di istanti solamente, «per quanto assurdo e impossibile devo ritenere che si tratti di quello stesso Dolohov» Sì, ma chi è?! «È stato un membro della Loggia, Albo di Mannaz. Vi è entrato verso gli anni 80 del secolo scorso mi pare.. e credo che allora avesse sui 30 anni. È sempre stato... originale, ma da quanto ricordo col tempo aveva proprio perso qualche venerdì. Poi nel `35 sparì. Probabilmente perché ricercato dal Ministero per crimini legati alle Arti Oscure.» Non scende nei dettagli, anche perché c`è una cosa che lo disturba: «...Se fosse davvero lui, ora avrebbe qualcosa come 120 anni.» Non che i maghi non ci arrivino, eh. Ma fa sempre strano ricevere pennuti morti e lettere inquietanti da un Mago Oscuro matto di 120 anni, sì. Lo sguardo chiaro risponde prontamente alle domande di Nihe ancora prima che lo facciano le parole. «Non ne ho notizie da quando è sparito. Nessuno di quelli che conosco, ne ha avute. Quindi non ho la minima idea di cosa stesse cercando in Perù..» sospira confuso rispondendo così anche a Damien verso il quale rivolge un cenno di assenso. «...E sicuramente questa mancanza di informazioni e lo stato attuale delle cose potrebbero autorizzarci ad ignorare la missiva e tutta la faccenda.» Sguardo che si disperde sui confratelli, uno alla volta, velocemente. «..Anche se non è proprio nello spirito della Loggia e delle persone che ne fanno parte. Non di tutte, almeno. Dico bene?» E sa per certo che riceverà più di una risposta affermativa. Si versa un goccio di liquore, rigirandolo qualche istante nel bicchiere di cristallo, continuando con un semplice «Ci converrà tenere gli occhi aperti.» Che è in effetti tutto quello che al momento possono permettersi di fare. «Consulterò i vecchi registri» quelli dei membri della Loggia, «cercherò di risalire a date certe, magari ad un domicilio. Chiederò a vecchie conoscenze di tenere gli occhi aperti per il volto noto, anche se dopo tutti questi anni potrebbe avere qualsiasi aspetto.» Difficile rintracciare un mago che l`ultima volta che hai visto aveva si e no la metà degli anni che ha ora. «Se qualcuno nel frattempo si ritrova qualcosa tra le mani, aggiorniamoci.» Uno sguardo viene per forza di cose indirizzato ad Erzsebeth, dato il suo lavoro. «Se riesci a scoprire qualche informazione aggiuntiva, potrebbe essere utile.» È l`appello che le rivolge. «E nel frattempo..» verso tutti gli altri, «non c`è motivo per non andare avanti con le vostre ricerche.» E niente, sorseggia il liquore, probabilmente continueranno un po` le congetture anche se il grosso è già venuto fuori.
22 febbraio 2074 00:10
Mi sa che come prima volta ci accontentiamo di 2 turni xDD Comunque se qualcuno vuole fare l`uscita resto ancora un po` per leggere.